Tienimi sulla pancia
che è da lì che vengo.
Non portarmi da nessuna parte.
Tienimi sul cuore
accanto al tuo respiro
che il mio respiro è neonato.
Tienimi vicino
che il vizio non esiste.
Ascoltiamoci
io e te.
Non temere la parola

lo sguardo
il commento.
Perché tu sai
e io ti guido.
Ti ricordo.

Faro di te
che generi senza peccato
nell’urlo primordiale.
Tu madre dolcissima
pronta

lucida
languida
liquida
imperfetta perfezione.
Incredibile forza della natura.
Canta il mio nome
e tienimi vicino.
Ed io

domani
volerò lontano e alto
senza ferirmi.